Grano Saraceno

Il grano saraceno

Il grano saraceno è uno pseudocereale, una specie con caratteristiche diverse da quelle degli altri cereali. Infatti non appartiene alla famiglia botanica delle graminacee ma a quella delle poligonacee. L’utilizzo in cucina del grano saraceno è ormai diffuso ma non tutti ne conoscono i valori nutrizionali e i suoi benefici sulla salute.

  • Essendo uno pseudo-cereale, il grano saraceno è privo di glutine e, quindi, adatto anche per le persone che soffrono di celiachia e per chi è intollerante al grano.
  • Il grano saraceno, inoltre, si caratterizza per l’elevato valore biologico delle proteine, superiore a quello di qualsiasi altro prodotto di origine vegetale. Questo significa che il profilo di amminoacidi del grano saraceno è più completo; infatti, contiene gli 8 amminoacidi essenziali in proporzione ottimale a differenza dei cereali che normalmente sono poveri di lisina.
  • Il grano saraceno è ricco di fibra riducendo l’assorbimento del colesterolo LDL, il chè lo rende un alimento indicato per chi soffre di colesterolo alto.
  • Il grano saraceno, oltre a essere ricco di vitamine A, B e di sali minerali (come lo zinco e il magnesio), contiene anche i flavonoidi, potenti antiossidanti, che garantiscono l’ottimale funzionamento del fegato, del sistema immunitario e dei capillari. Inoltre, i flavonoidi prevengono le malattie cardiovascolari, infiammatorie e alcuni tumori.
  • L’indice glicemico del grano saraceno è 50, quindi un IG medio, che rende questo alimento adatto ai diabetici.
  • Se il grano saraceno è maltato il suo stato nutrizionale migliora in quanto aumenta la capacità intestinale di assorbimento degli alimenti accrescendo la massa magra a discapito della massa grassa. 

La maltazione – afferma Giovanni Bonafaccia, primo ricercatore CREA Alimenti e Nutrizione, che già da diversi anni studia le caratteristiche del grano saraceno – aumenta di almeno 4 volte il già elevato potere antiossidante ed antinfammatorio di questo pseudocereale, prodotto dimenticato delle nostre valli, che presenta anche interessanti potenzialità agronomiche: è resistente e in grado di adattarsi a suoli e climi diversi, è facilmente coltivabile e a basso impatto ambientale.

Come si cucina il grano saraceno?

Il grano saraceno non ha bisogno di ammollo, è sufficiente lavarlo bene sotto acqua corrente e cuocerlo utilizzando il doppio di acqua rispetto al suo volume (la quantità di chicchi). Il tempo di cottura è indicativo, può variare a seconda del prodotto ma, in ogni caso, deve cuocere finchè l’acqua non si è assorbita completamente. Il grano saraceno bollito può poi essere aggiunto a minestre, zuppe e insalate fredde.

 

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