Il Carico Glicemico

Il carico glicemico

Mentre l’indice glicemico  (abbr. IG) è la misura della qualità dei carboidrati (spesso abbr. CHO), il Carico Glicemico (abbr. CG) è la misura della loro quantità: tiene conto sia dell’IG che del contenuto di zuccheri per porzione consumata. Maggiore è il carico glicemico maggiore è l’impatto sulla glicemia. La formula del Carico Glicemico è la seguente:

Formula del carico glicemico

Dal libro Conta con il leone:

Il carico glicemico rappresenta il valore ottenuto moltiplicando la quantità di carboidrati consumati in grammi per il loro indice glicemico e rapportato a 100. Questo è il modo migliore per avere la percezione di “quanto” quell’alimento influirà sulla glicemia di un soggetto, che abbia o meno il diabete. Perché non sempre alimenti ad alto indice glicemico sono responsabili di un innalzamento maggiore della glicemia rispetto ad alimenti a basso indice glicemico. Per fare un esempio, due diete contenenti una 200 grammi di carboidrati a indice glicemico medio di 60 e l’altra di 150 g di carboidrati con indice glicemico di 80 hanno lo stesso carico glicemico e hanno quindi lo stesso impatto sulla glicemia. Così come una dieta contenente 50 g di carboidrati a indice glicemico 70 ha un impatto minore sulla glicemia di una dieta a più basso indice glicemico (ad es., 40) ma contenete 150 g di carboidrati.

Un’alimentazione che preveda l’impiego di alimenti con basso indice glicemico e a basso carico glicemico permette di mantenere una maggiore quantità di energia derivata dai carboidrati, come raccomandato dalle linee guida sia italiane che internazionali, ma anche per favorire una migliore risposta glicemica (e insulinica nei soggetti che abbiano una secrezione conservata), sia in soggetti non diabetici, che soprattutto in quelli con diabete tipo 1

Nei bambini con sovrappeso/obesità, ad esempio, o negli adulti a rischio di diabete tipo 2, un’alimentazione caratterizzata da un basso carico glicemico permette una prevenzione vera e propria del diabete tipo 2, riducendo addirittura di 3 volte il rischio di sviluppare la malattia nei soggetti con più di 60 anni.

Nota Bene

Se vuoi seguirmi nel conteggio dei carboidrati è doveroso per me e giusto per te che tu conosca, almeno, le fonti e i riferimenti utilizzati per scrivere gli articoli.
A questo link troverai tutti i dettagli.

 

 

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