Frutti esotici, questi sconosciuti
Facciamo il giro del mondo per scoprire alcuni dei frutti esotici, tanto aromatici, profumatissimi e dalle forme e colori più strani.
- Sapodilla: è un frutto molto zuccherino, con un sapore che ricorda la pera e l’albicocca. Si mangia senza buccia, tagliato a metà e privato dei semi. La sapodilla è ricca di vitamina A e C, ha anche una buona quantità di potassio e sali minerali. Grazie ai molti tannini in essa contenuti, la sapodilla è un buon antiossidante e aiuta a potenziare le difese immunitarie. Si può usare come base di sorbetti, smoothies e cocktail.
- Guava: ricca di vitamina C, di fibra, di sali minerali e antiossidanti, la guava ha effetti benefici sul sistema cardiovascolare. È molto aromatica, ricorda un po’ la pera e il melone. La guava si può gustare con gocce di lime oppure se ne estrae la polpa e la si fa a fette oppure nei sorbetti, nei frullati o nelle macedonie.
- Pepino: si mangia al naturale, sbucciato e fatto a fette. È ottimo anche nelle macedonie, nei cocktail o negli aperitivi per contrastare i cibi sapidi. Il pepino ha un sapore che ricorda un po’ il melone, un po’ il cetriolo e anche la mela. È ricco di fibre, potassio e vitamine e, al contrario, è povero di zuccheri. Il pepino contrasta l’ipertensione ed è un ricostituente per la pelle.
- Pitaya: conosciuto anche come dragon fruit, va tagliato a metà e gustato al cucchiaio (i suoi semini sono commestibili) o si condisce con zucchero e limone. È ricco di sali minerali, ha un forte potere energetico con un basso contenuto calorico; possiede proprietà lassative, antiossidanti e digestive.
- Mangostano: dalla polpa bianca e succosa, fatta a spicchi, è un frutto molto ricco di xantoni, sostanze antiossidanti che lo rendono un ottimo alleato della pelle. Il mangostano ha proprietà benefiche anche sul cervello, in quanto antidepressivo, e contro le malattie degenerative come l’Alzheimer. Si consuma preferibilmente fresco, in bevande dissetanti e in insalate.
- Tamarindo: privato del baccello, si consuma al naturale o, essiccato, si usa nelle insalate, negli sciroppi e nelle macedonie o come aroma nelle zuppe, salse e minestre. È ottimo come digestivo e lassativo, è antiossidante e previene i fastidi gastrici.
- Physalis: fa parte della stessa famiglia dei pomodori e non serve solo a guarnire dolci e piatti ma si consuma anche crudo nelle macedonie o farne confetture. Il physalis è ricco di vitamina C, ha proprietà depurative e antinfiammatorie.
- Cherimoya: si taglia a metà e si mangia al naturale, privata dei semi, oppure condita con zucchero e rhum nelle macedonie. Ha un sapore che ricorda la vaniglia e la fragola. La cherimoya è ricchissima di vitamina C, favorisce la digestione e aiuta a rinforzare il sistema immunitario.
In foto i frutti esotici descritti e ordinati da 1 a 8:
Matematica per passione, consulente per dovere, pasticciona per vocazione: mi chiamo Anna, classe 1988, laureata in Matematica, di origini campane, fortemente legata alle mie origini e alla mia famiglia a cui devo la passione per la cucina, sempre vissuta come momento di condivisione e manifestazione d’affetto. Sono diabetica da quando avevo 16 anni con terapia insulinica e dal 2009 con microinfusore, uno strumento straordinario che ha cambiato la mia vita. Matematica in Cucina è nato con questo intento: condividere con tutti, diabetico o non, a dieta o non, sportivo o non, la vita da diabetico, da ogni punto di vista. Nel blog parlo di diabete, di sport e di salute ma soprattutto ci sono le mie ricette, ovvero quelle che si adattano alla mia vita, quelle che preparo velocemente per la pausa pranzo, tante ricette semplici, con poco condimento ma molte spezie, tantissime “ricette senza” alla ricerca di nuovi piatti gustosi ma salutari con cui potermi coccolare. In ogni ricetta scrivo sia le tabelle nutrizionali, utili per tutti, sia una simulazione del conteggio dei carboidrati (secondo i settaggi del mio microinfusore) per chi vuole utilizzarlo per la gestione del diabete ma non sa come fare perché lo trova complicato.