Calamarata
La calamarata è un primo piatto tradizionale della cucina napoletana a base di calamari che deve il suo nome al formato della pasta utilizzato che è molto simile agli anelli del calamaro.
Si tratta di un formato di pasta molto diffuso nella cucina campana, conosciuta anche con il nome di mezzi paccheri. Quella di Guarino Natural Garden è una pasta di grado duro, 100% grano italiano, trafilata al bronzo e frutto di una lenta essiccazione a basse temperature.
- 300 gr di pasta calamarata
- 600 gr di calamari freschi (circa 500 gr già puliti)
- 400 gr di pomodori pelati (peso netto sgocciolato)
- 5-6 pomodorini pachino
- 1 spicchio d’aglio
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- prezzemolo, sale q. b.
- 3 cucchiai di olio evo
- Pulite e lavate bene i calamari. Tagliateli a rondelle non troppo sottili, anzi ad anelli possibilmente della stessa grandezza della pasta, e tagliate in due parti i tentacoli.
- In una capiente casseruola soffriggere uno spicchio d’aglio insieme a un po’ di prezzemolo.
- Dopo qualche minuto, aggiungete i calamari, fateli rosolare per cinque minuti a fuoco vivace, sfumate con il vino bianco e lasciatelo evaporare.
- Quando è quasi assorbito, aggiungete i pelati precedentemente frullati insieme ai pomodorini con un minipimer e una manciata di prezzemolo tritato.
- Coprite con coperchio e lasciate cuocere il sugo di calamari per circa 30 minuti a fuoco basso.
- Trascorso il tempo indicato, sollevate il coperchio lasciando asciugare il sugo a fiamma bassa fino ad ottenere una salsa corposa e densa. A fine cottura, aggiustate di sale e pepe.
- Nel frattempo, cuocete in abbondante acqua salata la pasta calamarata, scolatela al dente, aggiungetela al sugo di pesce.
- Unite alla pasta il prezzemolo tritato, fate saltare 2 minuti la pasta nel sugo di pesce e servite.
Ho preparato per voi una comoda tabella contenente i valori nutrizionali dei singoli ingredienti e del totale. I conti sono sia per 100gr di prodotto sia per porzione.
Cliccate sulla tabella per ingrandire l’immagine.
Conteggio dei Carboidrati
Se vuoi saperne di più sul conteggio dei carboidrati (CHO), clicca qui.
Scopri in questo articolo le tre fasi per l’apprendimento del conteggio dei carboidrati e perché è utile nella gestione del diabete.
A questo punto, ti sarà d’aiuto leggere un esempio concreto sul conteggio dei carboidrati in modo da familiarizzare con i calcoli che seguono.
Per una porzione di alimento, quanti grammi di CHO ci sono? E quanta insulina devo fare?
La vostra porzione di calamarata contiene 79,67gr di CHO. Per ottenere la quantità di insulina da fare è sufficiente dividire la quantità di CHO totali per il rapporto I/CHO.
Matematica per passione, consulente per dovere, pasticciona per vocazione: mi chiamo Anna, classe 1988, laureata in Matematica, di origini campane, fortemente legata alle mie origini e alla mia famiglia a cui devo la passione per la cucina, sempre vissuta come momento di condivisione e manifestazione d’affetto. Sono diabetica da quando avevo 16 anni con terapia insulinica e dal 2009 con microinfusore, uno strumento straordinario che ha cambiato la mia vita. Matematica in Cucina è nato con questo intento: condividere con tutti, diabetico o non, a dieta o non, sportivo o non, la vita da diabetico, da ogni punto di vista. Nel blog parlo di diabete, di sport e di salute ma soprattutto ci sono le mie ricette, ovvero quelle che si adattano alla mia vita, quelle che preparo velocemente per la pausa pranzo, tante ricette semplici, con poco condimento ma molte spezie, tantissime “ricette senza” alla ricerca di nuovi piatti gustosi ma salutari con cui potermi coccolare. In ogni ricetta scrivo sia le tabelle nutrizionali, utili per tutti, sia una simulazione del conteggio dei carboidrati (secondo i settaggi del mio microinfusore) per chi vuole utilizzarlo per la gestione del diabete ma non sa come fare perché lo trova complicato.