Gli agrumi meno conosciuti

Gli agrumi: i meno conosciuti

Gli agrumi sono un toccasana per la nostra salute, sono un incredibile concentrato di vitamina C, nonché di acido citrico e di discrete quantità di fibre, calcio, potassio e zinco. Gli agrumi sono dissetanti, energetici, depurativi, diuretici e antiossidanti.
Gli agrumi si usano anche in cosmesi per i loro principi attivi antirughe, antiossidanti, stimolanti della sintesi del collagene, antimacchie dovute all’esposizione al sole o all’età.

Presentiamo ora alcuni degli agrumi meno conosciuti ma dall’aspetto bellissimo e dal sapore unico.

  1. Chinotto: è utilizzato per preparare confetture ed è l’ingrediente principale dell’omonima bibita dal gusto amarognolo. Le sue origini misteriose si perderebbero in Cina ma oggi la sua coltivazione avviene essenzialmente in Italia, in Liguria, dove il chinotto di Savona è divenuto presidio Slow Food da qualche anno.
  2. Mano di Buddha: è una varietà di cedro, dalle grandi dimensioni e dalla forma inusuale, che cresce su un piccolo albero. Il nome deriva dalla particolare forma segmentata a forma di dita. È un cedro super profumato, pochissima la polpa e succo quasi assente. Si taglia in senso longitudinale proprio partendo da ciascun dito e si consuma come il credo, ovvero crudo o candito o sotto forma di confettura.
  3. Kumquat: è noto come mandarino cinese, ha la forma e le dimensioni simili ad un’oliva ed è il più piccolo tra gli agrumi. Questo frutto può essere mangiato con la buccia molto aromatica e ricca di oli essenziali. Si può utilizzare anche sciroppato o per farne liquori e salse agrodolci per accompagnare carne o pesce.
  4. Limone caviale: di origine australiana, questo agrume ha la forma allungata che va dai 10 ai 17 cm. La sua polpa è formata da perle che ricordano il caviale, da qui il suo nome limone caviale. Ha un sapore acidulo, un mix tra limone e pompelmo, che esalta il sapore del pesce o dei crostacei e aromatizza dolci e cocktail.
  5. Combava: è un agrume poco conosciuto in Italia dal sapore particolare che mescola l’aspro degli agrumi all’aroma dello zenzero e della citronella. Dato che è estremamente acido, non si può mangiare fresco ma se ne consuma la buccia a fettine sottili per aromatizzare piatti agrodolci. Il suo succo può essere utilizzato anche per realizzare liquori a base di rhu o dolci al cioccolato.
  6. Mapo: nato dall’incrocio tra mandarino e pompelmo, è un frutto dal sapore lievemente acidulo. Si usa nelle insalate, nel dolci o liquori, per marinare  carne e pesce al posto del limone.
  7. Yuzu: ha pochissima polpa, molti semi e una buccia dal profumo irresistibile. In italia è piuttosto raro mentre in Giappone e in Korea si usa anche in polvere  e in succo per la preaparazione di vari piatti tipici.
  8. Pomelo:  è l’agrume più grande, può raggiungere anche i 30 cm di diametro e pesare fino a 10kg. Caratterizzato da una forma a pera, ha una buccia spessa, liscia e commestibile mentre il suo sapore ricorda un po’ il pompelmo. Si usa fresco ma anche nelle macedonie o candito.

In foto gli agrumi descritti e ordinati da 1 a 8:

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