Il fegato: cos’è e che funzioni svolge
Il fegato è la ghiandola più grande del corpo che svolge tantissime funzioni. Se ne contano più di 500 essenziali ma le più note riguardano la produzione di bile, l’eliminazione delle sostanze tossiche e la digestione di alcuni alimenti e la sintesi proteica.
Ne parlo sul blog perché il fegato è un protagonista assoluto del controllo della glicemia: è la parte del corpo che si occupa della conservazione del glicogeno ma ha anche il compito di convertire il glicogeno in glucosio, per regolare il livello della glicemia.
Conosciamo insieme meglio questo organo.
Cos’è il fegato e dove si trova
Si tratta di una ghiandola di grandi dimensioni, connessa all’apparato digerente. È situata nell’addome, nella parte superiore destra, appena sotto il diaframma e vicino al colon trasverso e allo stomaco. Essendo una ghiandola, il fegato fa parte del sistema endocrino, quello cioè responsabile della produzione degli ormoni, sostanze essenziali a molteplici funzioni. Tra le tante caratteristiche di questa ghiandola, c’è quella di essere l’unico organo viscerale in grado di rigenerarsi. Infatti, il fegato è in grado di ricrescere completamente purché rimanga almeno il 25% del tessuto. In questa condizione, può recuperare completamente le sue dimensioni originali e le sue capacità senza perdere funzionalità. Nel fegato c’è anche il più importante deposito di glicogeno, come riserva energetica, che rappresenta il 6-7% circa del peso totale del fegato.
A cosa serve il fegato
Il fegato svolge tantissime funzioni, citiamo qui le più importanti:
- produce la bile, un liquido vischioso di colore giallo scuro, prevalentemente costituito da acqua e acidi biliari, che è essenziale alla digestione dei grassi e delle vitamine A, D, E, K che si sciolgono nei grassi. La bile viene immagazzinata nella cistifellea e rilasciata nell’intestino tenue durante la digestione. A quel punto viene riversata all’interno del duodeno al fine di provvedere alla sintesi dei grassi.
- depura il sangue dalle sostanze tossiche, come alcool, tossine e farmaci, proprio come un vero “filtro”.
- svolge un ruolo nella modulazione del livello di zuccheri nel sangue (glicemia): converte il glucosioin eccesso in glicogeno e lo immagazzina come riserva energetica per bilanciare e produrre glucosio secondo necessità. Infatti, il glicogeno immagazzinato nel fegato viene trasformato, quando l’organismo lo richieda, in glucosio.
- ha la capacità di trasformare gli zuccheri in grassi, sotto forma di colesterolo e trigliceridi, trasportandoli, attraverso il sangue, ai depositi (grasso e muscoli).Se questi non li accumulano o non li impiegano a scopi energetici, rimangono nel sangue. In questo caso, il fegato produce una lipoproteina (l’HDL, colesterolo buono), in grado di ripulire le arterie. In caso di eccessiva introduzione di carboidrati, o in generale una dieta non sana, il fegato potrebbe non essere più in grado di metabolizzare i grassi, riversandoli in grande quantità nel sangue. Questo porta, oltre al fegato grasso, anche ad un innalzamento dei valori di colesterolo e trigliceridi.
- interviene nella sintesi di aminoacidi non essenziali e di proteine plasmatiche quali l’albumina. Quest’ultima, tra le sue funzioni, ha quella di trasportare ed eliminare le sostanze di scarto che vengono espulse con le urine (come bilirubina, acidi grassi ed ormoni).
- smaltisce, inoltre, i globuli rossi che sono danneggiati e invecchiati, ovvero che hanno esaurito la loro funzione.
Le malattie del fegato (dette epatopatie) sono molte e ognuna ha caratteristiche diverse dall’altra. Alcune possono essere prevenute cercando di mantenere stili di vita sani, altre sono più silenti e, se trascurate, possono evolvere in condizioni molto più gravi. Dal momento che il fegato è coinvolto in numerose funzioni biologiche, molte delle quali essenziali al corretto funzionamento dell’organismo, una sua compromissione determina conseguenze su tutto il corpo umano.
Le epatopatie più comuni sono:
- infettive, dovute a infezioni virali. Citiamo le epatiti virali A, B, C, D ed E, causate da virus che attaccano le cellule epatiche provocando danni epatici e infiammazione a carico del fegato.
- alcoliche, dovute all’abuso cronico di alcool. La steatosi epatica alcolica, l’epatite alcolica e la cirrosi sono epatopatie alcoliche, possono provocare una vasta serie di danni all’organo e i sintomi più frequenti includono dolore addominale, nausea, vomito, perdita di appetito, affaticamento, ittero.
- da tossici, dovute all’esposizione a sostanze tossiche di origine naturale (intossicazione da funghi, ad esempio) o artificiale (farmaci, sostanze chimiche o droghe). I sintomi sono simili a quelli delle epatopatie alcoliche.
- genetiche, dovute a fattori ereditari e mutazioni genetiche che interessano il funzionamento del fegato, trasmesse da uno o entrambi i genitori.
- autoimmuni, dovute ad una disfunzione del sistema immunitario. Come ogni malattia autoimmune, le cellule sane del fegato vengono attaccate erroneamente dal proprio sistema immunitario. Ad esempio, l’epatite autoimmune (AIH) provoca un’infiammazione che può portare alla cicatrizzazione a carico del fegato e alla cirrosi. Questa epatopatia autoimmune può essere associata a una serie di condizioni, tra cui la celiachia e il diabete di tipo 1.
Fonti
- OHGA, Conosci tutte le funzioni del tuo fegato? – https://www.ohga.it/conosci-tutte-le-funzioni-del-tuo-fegato/
- Diabetericerca.org , Fegato e diabete
- Fegato – https://www.materdomini.it/enciclopedia/anatomia/fegato/
- Colesterolo e ipercolesterolemia – https://www.epicentro.iss.it/colesterolo/
- NAMED, Il ruolo del fegato nella difesa dell’organismo – https://www.named.it/
- Epac, Quali sono le malattie del fegato e come si trattano – https://www.epac.it/notizie/ultime-notizie/quali-sono-le-malattie-del-fegato-e-come-si-trattano
Matematica per passione, consulente per dovere, pasticciona per vocazione: mi chiamo Anna, classe 1988, laureata in Matematica, di origini campane, fortemente legata alle mie origini e alla mia famiglia a cui devo la passione per la cucina, sempre vissuta come momento di condivisione e manifestazione d’affetto. Sono diabetica da quando avevo 16 anni con terapia insulinica e dal 2009 con microinfusore, uno strumento straordinario che ha cambiato la mia vita. Matematica in Cucina è nato con questo intento: condividere con tutti, diabetico o non, a dieta o non, sportivo o non, la vita da diabetico, da ogni punto di vista. Nel blog parlo di diabete, di sport e di salute ma soprattutto ci sono le mie ricette, ovvero quelle che si adattano alla mia vita, quelle che preparo velocemente per la pausa pranzo, tante ricette semplici, con poco condimento ma molte spezie, tantissime “ricette senza” alla ricerca di nuovi piatti gustosi ma salutari con cui potermi coccolare. In ogni ricetta scrivo sia le tabelle nutrizionali, utili per tutti, sia una simulazione del conteggio dei carboidrati (secondo i settaggi del mio microinfusore) per chi vuole utilizzarlo per la gestione del diabete ma non sa come fare perché lo trova complicato.