Metodi facilissimi per il conteggio dei carboidrati

Da laureata in Matematica e appassionata di numeri so di essere di parte e, quindi, spesso dò per scontato che fare delle operazioni matematiche di divisione o applicare le formule ricavate da una proporzione sia facile e immediato. Sono tanti i post e i reel sui social in cui, a mio avviso, sembra di essere nell’Ufficio complicazioni affari semplici perché si prova a complicare anche ciò che complicato non è! 😀 Mi riferisco al conteggio dei carboidrati di un pasto, di una ricetta o di un alimento in generale.

In realtà, quando ho ideato il blog e iniziato a strutturare le ricette, una delle poche certezze che avevo era proprio questa: le persone sono spaventate dalla matematica e, come conseguenza, dalle ricette e dai calcoli per gli ingredienti e le porzioni. Figuriamoci per chi, come noi diabetici, gli tocca calcolare anche i carboidrati! Per questo motivo, in ogni mia ricetta, trovate una tabella dei valori nutrizionali completa da cui potete anche leggere la quantità di carboidrati totali e della porzione.

In queste tabelle uso solo uno dei metodi che oggi voglio spiegarvi e che, forse, non è neppure il più preciso ma sicuramente uno dei più usati e pratici. Armatevi di pazienza e concentrazione perché l’articolo è lungo 😆 

  • Dividere per numero di porzioni

Sommare i carboidrati di ciascun ingrediente che compone la ricetta per ottenere la quantità totale di carboidrati della ricetta e dividere poi per il numero di porzioni per ottenere i grammi di carboidrati della singola porzione.

Solitamente gli ingredienti di una ricetta sono pensati per numero di porzioni. Se parliamo di primi piatti e leggiamo “per 4 porzioni” vuol dire che la ricetta è pensata per 4 persone che mangiano una porzione uguale. Se parliamo di un plumcake o una torta, solitamente il numero di porzioni indicato nella ricetta dipende dallo stampo utilizzato. Ad esempio, se la tortiera tonda ha diametro di 22cm e il numero di porzioni è 12, vuol dire che dovreste tagliare la torta in 12 parti/fette più o meno uguali.

Qual è il vantaggio di questo metodo? Se conoscete i carboidrati totali della ricetta ottenuti sommando i carboidrati di ogni singolo ingrediente, vi basta dividere quel totale per il numero di porzioni per ricavare la quantità di carboidrati della singola porzione:

Qual è lo svantaggio di questo metodo? Siete “costretti” a usare porzioni fisse e uguali per tutti. Nel caso di un primo piatto, se io volessi 80gr di pasta e mio padre 140gr, questo metodo non potrebbe funzionare. Nel caso di una torta, se io volessi una fetta sottile, solo per assaggiare, e il mio compagno una porzione abbondante, non saprei come calcolare i carboidrati di ciascuno perché le due fette avrebbero un peso diverso e, quindi, un totale di carboidrati diverso.

  • Usare le misure casalinghe

Una misura casalinga è quando pesate senza l’uso della bilancia ma tramite attrezzi a disposizione in cucina, come un mestolo o un cucchiaio o un bicchiere, ecc… Si tratta di misurazioni approssimative e non precise ma che danno comunque un’idea ‘verosimile’ della quantità di carboidrati che state per consumare. Ad esempio, il cucchiaio è molto comodo per pesare il riso o la pastina o altri cereali. Se un bicchiere contiene 100g di riso basmati che conta 78gr di carboidrati e cuocete 2 bicchieri di riso, la vostra ricetta totale conta 78 * 2 = 156gr di carboidrati.

Al contrario, immaginate di sapere che 6 cucchiai di orzo cotto corrispondono a circa 50g di orzo crudo e di aver cucinato 100gr di orzo. Questo significa che dovreste contare un totale di 12 cucchiai dopo che l’orzo sarà cotto. La quantità di carboidrati dell’orzo perlato solitamente è di 76gr. Dei 12 cucchiai ottenuti, volete mangiarne 5 cucchiai; quindi contate il numero di cucchiai che mettete nel vostro piatto e potete ricavarne la relativa quantità di carboidrati usando la formula seguente:

perché, nel vostro caso, il n° di cucchiai è 5.

Qual è il vantaggio di questo metodo? Potete usarlo se non avete una bilancia a disposizione o se siete ospiti dei vostri amici e non sapete dare indicazioni sulla porzione che desiderate.

Qual è lo svantaggio di questo metodo? Sicuramente non è preciso e a volte serve fare delle prove con una bilancia, comparando il peso reale con la relativa misura casalinga per poter calcolare la quantità di carboidrati da usare come riferimento.

  • Dividere per numero di pezzi

Sommare i carboidrati di ciascun ingrediente che compone la ricetta per ottenere la quantità totale di carboidrati della ricetta e dividere poi per il numero di “pezzi” per ottenere i grammi di carboidrati della singola porzione.

Questo è il metodo più facile e veloce quando si parla di biscotti, muffins, crackers, piadine, hamburgers, polpette, crepes… ovvero tutto ciò che potete contare come singolo pezzo. Vale sia nel caso di prodotti confezionati che di ricette fatte in casa. Vi basta dividere il totale dei carboidrati per il numero di pezzi ottenuti per sapere quanti carboidrati contiene il singolo pezzo:

Immaginate di aver cucinato una ricetta per crepes e di averne ottenute 6; quindi sapete calcolare la quantità di carboidrati della singola crepe perché conoscete il totale dei carboidrati della ricetta. Se ne mangiate 2 allora la quantità totale sarà data dalla quantità di carboidrati della singola crepe moltiplicata x 2.

Qual è il vantaggio di questo metodo? è facile, pratico e veloce… cosa chiedere di più?

Qual è lo svantaggio di questo metodo? A voler essere pignoli e precisi, se parliamo di ricette casalinghe e non siamo attenti alla quantità di impasto per singolo muffin o crepe o polpetta, sicuramente i pezzi ottenuti sono molto simili ma potrebbero non essere uguali e, quindi, potrebbe capitare che un biscotto sia un po’ più grande dell’altro o che una piadina sia più sottile di un’altra e la conseguente quantità di carboidrati è leggermente diversa.

e il risultato non cambia.

Qual è il vantaggio di questo metodo? Pratico e facile per calcolare porzioni di peso differenti

Qual è lo svantaggio di questo metodo? Si può usare quasi esclusivamente per calcolare i carboidrati di un piatto di pasta.

  • Pesare prima e dopo la cottura

Sommare i carboidrati di ciascun ingrediente che compone la ricetta per ottenere la quantità totale di carboidrati della ricetta e pesare il prodotto ottenuto dopo la cottura. Pesando la singola porzione è possibile calcolare la quantità esatta di carboidrati con la seguente formula:

 

Ad esempio, avete cucinato un plumacake e lo pesate dopo averlo cotto. Sapete, quindi, il totale dei carboidrati perché avete sommato i carboidrati di ciascun ingrediente della ricetta ma anche che il plumacake cotto pesa 895gr. A questo punto tagliate delle fette “a caso”, c’è chi vuole solo assaggiare e chi chiede di abbondare. Allora potete pesare una fetta e scoprire che pesa 96gr e la seconda pesa 200gr. La quantità di carboidrati di questa prima fetta la potete ottenere moltiplicando 96 per la quantità totale di carboidrati della ricetta e dividendo poi per 895 ovvero il peso totale della ricetta. Analogamente si può fare per le torte o i ciambelloni, ecc…

Qual è il vantaggio di questo metodo? È una valida alternativa al primo metodo quando volete la libertà di pesare porzioni diverse. È molto preciso e flessibile. 

Qual è lo svantaggio di questo metodo? Il calcolo è meno immediato, specie per chi litiga con i calcoli matematici.

 

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