Tipi di allevamento e classificazione delle uova
La legislazione europea divide le uova in diverse categorie di qualità che sono direttamente correlate con le caratteristiche di freschezza e igiene delle uova. Le categorie sono:
🥚categoria A o “uova fresche”
🥚categoria B o “uova di seconda qualità o conservate”
🥚categoria C o “uova declassate destinate all’industria alimentare”
Le uova di categoria A devono presentare alcune caratteristiche quali l’altezza della camera d’aria inferiore a 6 mm, l’aspetto dell’albume che deve essere chiaro, limpido e di consistenza gelatinosa.
Alle uova di categoria A può essere aggiunta la dicitura “extra” quando presentano particolari caratteristiche di freschezza (in tal caso la camera d’aria è inferiore a 4mm) garantite da una frequenza di raccolta maggiore e da una più rapida commercializzazione.
Le uova della categoria A sono suddivise anche in classi di peso:
🔸XL Grandissime: 73 g e più
🔸L Grandi: da 63 g a 73 g
🔸M Medie: da 53 g a 63 g
🔸S Piccole: meno di 53 g
Dal 1° gennaio 2004 sul guscio delle uova appare un codice che identifica, oltre al sistema di allevamento delle galline, il produttore e l’ubicazione dell’allevamento:
🥚 Il primo numero indica il sistema di allevamento delle galline:
🔸0 = allevamento biologico
🔸1 = allevamento all’aperto
🔸2 = allevamento a terra
🔸3 = allevamento in gabbia (o batteria)
🥚 Segue poi una sigla che specifica il Paese di produzione delle uova (IT per l’Italia, FR per la Francia, ES per la Spagna, ecc…).
🥚 Un altro numero (codice istat) indica il comune di appartenenza, seguito anche dalla sigla della provincia dell’allevamento (TO per torino, BO per Bologna, VR per Verona, ecc…).
🥚 Le ultime tre cifre sono il numero progressivo che identifica l’allevamento.
Le uova biologiche sono le migliori che possiamo acquistare. Lo “0” (zero) sulla confezione sta a indicare che le galline non sono allevate con mangimi proteici animali (derivati da scarti macellati) ma con mangime derivante da agricoltura biologica.
Le galline che vivono negli allevamenti di tipo biologico razzolano all’aperto (4mq di superficie scoperta è la superficie minima richiesta dal regolamento) e la deposizione delle uova avviene in terra.
Il numero “1” (uno) sulla confezione indica che queste uova provengono da galline che vivono in allevamenti all’aperto e che hanno la possibilità di razzolare fuori per alcune ore al giorno (2,5mq a disposizione per ciascuna) ma per queste galline la deposizione avviene al chiuso.
Quando leggiamo “2” (due) sulla confezione vuol dire che queste uova provengono da galline che vivono in allevamenti a terra al chiuso, hanno la possibilità di muoversi liberamente ma, per ogni 7 galline, c’è 1mq solo di superficie a disposizione; per queste galline, le uova vengono deposte al chiuso.
Le uova che provengono da galline che vivono in gabbia o in batteria sono quelle di più scarsa qualità e lo capiamo quando leggiamo il numero “3” (tre) sulla confezione. Le galline sono obbligate a vivere in gabbie anguste di ferro con la luce artificiale sempre accesa, impilate l’una sull’altra, e le uova vengono deposte su un nastro trasportatore.
Le galline , per circa 1 anno, non hanno alcuna possibilità di muoversi (si contano circa 25 galline per 1mq).
In altre parole, queste uova non andrebbero assolutamente acquistate!
Matematica per passione, consulente per dovere, pasticciona per vocazione: mi chiamo Anna, classe 1988, laureata in Matematica, di origini campane, fortemente legata alle mie origini e alla mia famiglia a cui devo la passione per la cucina, sempre vissuta come momento di condivisione e manifestazione d’affetto. Sono diabetica da quando avevo 16 anni con terapia insulinica e dal 2009 con microinfusore, uno strumento straordinario che ha cambiato la mia vita. Matematica in Cucina è nato con questo intento: condividere con tutti, diabetico o non, a dieta o non, sportivo o non, la vita da diabetico, da ogni punto di vista. Nel blog parlo di diabete, di sport e di salute ma soprattutto ci sono le mie ricette, ovvero quelle che si adattano alla mia vita, quelle che preparo velocemente per la pausa pranzo, tante ricette semplici, con poco condimento ma molte spezie, tantissime “ricette senza” alla ricerca di nuovi piatti gustosi ma salutari con cui potermi coccolare. In ogni ricetta scrivo sia le tabelle nutrizionali, utili per tutti, sia una simulazione del conteggio dei carboidrati (secondo i settaggi del mio microinfusore) per chi vuole utilizzarlo per la gestione del diabete ma non sa come fare perché lo trova complicato.