Indice glicemico dei cereali e derivati

Continuiamo a studiare insieme l’indice glicemico degli alimenti e, in particolare, a individuare l’IG dei cereali e derivati attraverso queste semplici tabelle.

Alimento Porzione IG

Amaranto

150 g cotto

35

Avena

100 g

40

Bulgur di grano

150 g cotto

55

Bulgur di grano integrale

150 g cotto

45

Farro (chicchi interi)

150 g cotto

45

Fiocchi d’avena cotti

40 g

60

Fiocchi d’avena crudi

40 g

40

Grano saraceno decorticato cotto

150 g cotto

40

Maccheroni

150 g cotto

50

Miglio cotto

150 g cotto

70

Orzo perlato

150 g cotto

60

Pasta (media)

150 g cotta

55

Pasta integrale

150 g cotta

50

Pasta integrale cotta al dente

150 g cotta

40

Pasta per lasagne

150 g cotta

65

Quinoa

150 g cotta

35

Ravioli

200 g cotti

60

Riso basmati bianco

150 g cotto

50

Riso basmati integrale

150 g cotto

45

Riso bianco per insalate

150 g cotto

70

Riso integrale

150 g cotto

50

Riso rosso

150 g cotto

55

Riso per risotti

150 g cotto

70

Semola di cuscus

150 g cotta

65

Semola di cuscus integrale

150 g cotta

45

Spaghetti al dente

150 g cotti

40

Spaghetti ben cotti

150 g cotti

55

Spaghetti di riso (cinesi)

150 g cotti

65

Tagliatelle

150 g cotte

55

Tapioca cotta in acqua

150 g cotta

85

Vermicelli di grano duro

150 g cotti

35

Vermicelli di riso

150 g cotti

65

Vermicelli di soia

150 g cotti

30

Ricorda:

  • L’indice glicemico non influenza la quantità di insulina somministrata al pasto ma influenza solo la risposta glicemica che sarà più elevata nelle prime ore dopo un pasto con cibi ad alto indice glicemico e si abbasserà nelle ore seguenti normalizzandosi dopo 4-5 ore dal pasto. Per evitare di avere valori glicemici elevati nelle prime ore successive al pasto, è utile, dal punto di vista nutrizionale, scegliere cibi a basso indice glicemico o assumere gli alimenti ad alto indice glicemico in quantità moderate e nel contesto di un pasto ricco di fibre.
  • Non sempre il consumo di alimenti ad alto indice glicemico è responsabile di un innalzamento maggiore della glicemia rispetto al consumo di quelli a basso indice glicemico, perché l’IG da solo non prende in considerazione la quantità di carboidrati consumati, ma solo la qualità.

 

Fonti:

  1. Marie-Laure André, L’indice glicemico.

 

2 Commenti

  • Loriana Leonori 3 Gennaio Reply

    Buonasera, grazie per questa Tabella.
    Non ho, peró, capito, da italiana, qual è la differenza fra maccheroni, spaghetti e vermicelli, che vengono tutti realizzati con lo stesso tipo di farina, che è quella di grano duro.
    Giusto separare le tagliatelle in quanto preparate con farina 00.
    La ringrazio per una eventuale risposta.
    Cordialmente,
    Loriana Leonori

    • Anna 16 Gennaio Reply

      Ciao Loriana! Non tutti i carboidrati complessi sono uguali e la loro composizione (la forma), il metodo e i tempi di cottura ne alterano l’IG. La forma della pasta può avere un impatto su come il corpo la digerisce e assorbe i carboidrati, ecco perché pasta corta e spaghetti hanno un IG diverso.
      Anna

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